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Progetto TALEA

Speciali percorsi per una vita indipendente

Per le persone con disabilità molto complessa sono presenti sul territorio servizi semi-residenziali e residenziali ben strutturati che rispondono alle specifiche esigenze di ciascuno. L’esigenza di pensare a qualcosa di nuovo nasce invece per rispondere ai bisogni  delle persone con una disabilità più lieve.

 La finalità del progetto è dare risposta alle esigenze di persone che, dopo  l’esperienza scolastica o impegnati in progetti di inclusione sociale e lavorativa chiedono opportunità per sviluppare ‘propri’ spazi personali, amicizie, affetti, tempo libero da vivere fuori dal controllo di familiari o altre figure educative;

E’ proprio seguendo quest’ottica che il Progetto vuole promuovere, attraverso azioni specifiche, una cultura dell’accoglienza e del riconoscimento della persona con disabilità in quanto soggetto che ha diritti e desideri, non solo bisogni che necessitano di essere soddisfatti da altri. Si intende quindi superare sia il modello sanitario, la persona disabile come malato da curare, sia il modello assistenziale, la persona disabile come eterno bambino da proteggere, favorendo invece un approccio che abbia come assunto teorico e culturale di base quello del riconoscimento della capacità di autodeterminarsi in un’ottica di autonomia e interdipendenza.

Talea, vuole rivolgersi ai seguenti destinatari, residenti nei Comuni dell’ULSS 2 di Feltre:

-    soggetti adulti con insufficienza mentale, in possesso dell’ accertamento dello stato di handicap o di disabilità (L.104/92 e L.68/99) o anche con un’invalidità civile superiore al 45%;

-    soggetti adulti con disabilità psico-fisica afferenti al Servizio Inserimento Lavorativo o al sistema dei centri diurni dell’ULSS 2 che posseggono autonomie di base nella cura della propria persona e nella mobilità sul territorio;

 Il primo requisito per implementare interventi efficaci è il riconoscimento, da parte dei soggetti che istituzionalmente si occupano di gestire i bisogni assistenziali educativi delle persone con disabilità:

-    della centralità del diritto di ciascuno all’autodeterminazione;
-    della centralità del diritto alla definizione di un Progetto di vita coerente con il proprio percorso evolutivo;
-    dell’importanza delle azioni di prevenzione

 

La gestione del tempo libero

Obiettivi specifici
Miglioramento della qualità di vita della persona adulta con disabilità attraverso la strutturazione di attività per il tempo libero con cadenza settimanale.  
Indirettamente vengono garantiti ai nuclei familiari periodi di sollievo, riducendo il carico assistenziale.

Per raggiungere gli obiettivi sopra delineati Portaperta Scs Onlus intende promuovere i seguenti possibili percorsi:

1.    Promozione dell’attività sportiva
Lo sport come strumento per l’autodeterminazione della persona con disabilità, lo sport come opportunità.
Seguendo questa riflessione, Portaperta Scs Onlus intende promuovere un percorso di avvicinamento all’attività sportiva, in particolare il basket unificato ed alla squadra " Portaperta basketball Team" per avvicinare  giovani ragazzi con disabilità lieve e lavorare sulla gestione del tempo libero.

Il progetto prevede la partecipazione agli allenament settimanali che si tengono il martedì pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00 ed il venerdì dalle 18.15 alle 20.15 presso la palestra dell’Istituto  superiore Itis Negrelli a Feltre e la partecipazione al Campionato Interregionale di Basket Unificato promosso da Special Olympics che prevede una partita al mese circa.

Il percorso di avvicinamento e partecipazione all’attività di basket unificato prevede delle fasi e un lavoro attento su alcuni obiettivi:
-    Contatto e partecipazione della persona con disabilità ad alcuni allenamenti per esplorare interesse e competenze motorie
-    Colloquio con la famiglia in cui viene definito il progetto e il tipo di impegno che viene richiesto
-    Lavoro sulle autonomie di accesso all’allenamento e rientro a casa e gestione nello spogliatoio.

.2.    Serate in compagnia
Il progetto “Serate in compagnia” nasce come progettazione autonoma nel 2011 promossa dall’associazione “Le famiglie di Portaperta”, con l’obiettivo di creare occasioni serali di incontro e scambio per persone con disabilità intellettiva lieve. Sono state organizzate cene in pizzeria, partecipazione ad eventi particolari promossi nel territorio, giornate particolari in cui sono state effettuate delle gite.
Nel corso degli anni sono state agganciate 10 persone con disabilità lieve che hanno partecipato a quasi tutte le occasioni di incontro organizzate. Data la buona riuscita del percorso, Portaperta scs Onlus ha deciso di inserire questo progetto all’interno della progettazione più ampia “titolo progetto”, valorizzando in questo modo il lavoro fatto negli anni e le caratteristiche specifiche dell’attività che permettono un facile “aggancio” dei soggetti nel territorio.
“Serate in compagnia” permette inoltre, intercettando il bisogno delle famiglie di avere dei momenti di sollievo dalla routine con il familiare disabile, di conoscere le famiglie stesse e le loro caratteristiche.
Il progetto pur continuando nella forma fino ad ora portata avanti, subirà alcune importanti modifiche nei contenuti. Diventerà infatti uno strumento per avvicinare persone con disabilità lieve, attraverso un percorso ben strutturato in fasi:
-    Colloquio con la famiglia per raccolta dati anamnestici
-    Coinvolgimento della persone nelle serate in compagnia e valutazione iniziale
-    Definizione aree di osservazione, formulazione obiettivi e condivisione con il soggetto e la famiglia
-    Proposte per possibile coinvolgimento in altre attività del progetto “Talea”

Le attività inerenti l’area “Serate in compagnia” si svolgono nel territorio con l’utilizzo dei mezzi di trasporto forniti da Portaperta scs Onlus.